Lo ripete. Lo rifà di nuovo perché anche la gente ha di nuovo fame. L’evangelista Marco narra qui una seconda “moltiplicazione” dei pani e dei pesci. Era dunque abitudine di Gesù dar da mangiare agli affamati. Di nuovo. È bella questa espressione. Ci ricorda che i bisogni dell’umanità non sono soddisfatti “una tantum”. Bisogna provvedere di nuovo, di continuo. E continuo deve essere il nostro curarci degli altri. Si avvicina la quaresima e ci chiediamo: che digiuno farò? I più coraggiosi però si chiederanno: chi sta digiunando a causa mia? Di chi sento compassione al punto da decidere di agire per sfamare i suoi bisogni?… https://lalocandadellaparola.com/2024/02/10/di-nuovo-3/
Related posts
-
Opere più grandi
Chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più... -
Ogni passo con te
Lo chiede e lo richiede di continuo. Lo sentiamo come un mantra quotidiano da giorni. Gesù... -
Nuove cose
C’è sempre un passo da compiere. Anche quando l’opera sembra definitiva ed immutabile, qualcosa si può...